domenica 30 agosto 2020

I risultati del primo semestre 2020 di Tesla sono così incoraggianti? /1

Oggi ci vogliono circa 2.200 dollari per comprare un'azione Tesla. In un anno il loro valore è decuplicato. Lasciamo perdere le solite elucubrazioni sul "corretto prezzo", la comparazione con i competitor, i fondamentali, etc... Mi chiedo invece: perché questo rally proprio ora?
Tesla, l'azienda, sta passando un bel periodo?

E' vero che, per la prima volta nella sua storia, chiude il 4° trimestre consecutivo in utile, condizione necessaria per l'inclusione all'indice S&P 500. 
Vediamo i numeri di questi ultimi quattro "magici" trimestri:

Vendite: seppur moderatamente, aumentano.

Auto consegnate per ogni trimestre

Profitti: variano dai 16 ai 143 milioni di $.

Estratto da Report Ufficiale Tesla Q2 2020

Come si vede i regulatory credits incidono per importi che variano dai 134 ai 428 milioni di $; senza questi contributi solo il Q3 del 2019 registrerebbe un lieve profitto di 9 milioni di dollari.

(fonte: https://teslacharts.net/)

Cosa sono i Regulatory Credits: l'Unione Europea e diversi stati americani hanno dei sistemi di incentivi (o multe) basati sulla quota di auto elettriche (PHEV o BEV) vendute. Le case automobilistiche che non raggiungono la quota imposta vengono caricate di un "debito" che possono ripagare comprando il credito direttamente da quelle case che hanno superato il target. Tesla,  producendo esclusivamente auto elettriche, genera costantemente "regulatory credits" che vengono venduti al gruppo FCA.
Perché i Regulatory Credits rischiano di dare una visione distorta del bilancio di Tesla: a rigor di logica, il credito essendo generato dalla vendita di un'automobile, dovrebbe essere registrato a bilancio quando effettivamente l'automobile viene venduta. Ceteris paribus i crediti dovrebbero seguire l'andamento delle vendite anche a bilancio. Invece Tesla sigla un contratto annuale per la fornitura di regulatory credits con FCA e poi a sua discrezione decide quando mettere questi crediti a bilancio. (Per saperne di più: link)
"Beh, ma comunque prima o poi ci finiscono nel bilancio e -alla fine- gli utili (o perdite) quelli sono!". Certo, a patto di ricordarsi però che quei 4 trimestri con un leggero utile con questo innocuo giochino potrebbero trasformarsi in un profitto e tre perdite, con tanti saluti all'S&P 500.

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Ma l'azienda, nel suo core business, la produzione di automobili, come sta andando rispetto alle stime? continua...qui  

martedì 11 agosto 2020

La forza di Tesla è l'integrazione verticale del "cervello" dell'auto?

In questo recente articolo viene ripresa l'accusa di Peter Mertens, ex dirigente a capo dell'R&D AUDI, rivolta all'industria automotive tedesca rea, a suo dire, di aver "dormito" per anni in tema di innovazione in termini di software e di elettronica di controllo dell'auto.
Ora Mertens è nel board di Recogni, società californiana che sviluppa soluzioni per la guida autonoma, quindi il sospetto che siano dichiarazioni volte a promuovere la sua nuova attività è legittimo, ma il tema è molto interessante.
Potrebbe essere che il leggendario quanto presunto vantaggio competitivo di Tesla nei confronti dei costruttori tradizionali sia l'integrazione verticale della piattaforma software dell'auto?
Tesla produce in house hardware e software per il controllo totale dell'auto. I costruttori tradizionali invece hanno una moltitudine di fornitori esterni per il controllo di sensori, accessori, navigazione, infotainment, guida autonoma che comunicano tra loro, ma sono indipendenti, privi di un controllore centrale che sarebbe il punto di forza di Tesla.
Gli investimenti in questo ambito sono enormi ed in costante crescita. Ma veramente questo sarebbe in prospettiva un punto a favore di Tesla?
Difficile rispondere senza sapere su 50k€ di auto quanto incidono questo tipo di costi.
Ma supponiamo che valgano il 10% dell'intero importo dell'auto. Proprio in virtù degli enormi investimenti necessari per sviluppare "cervelli" dell'auto sempre più avanzati, è molto più sensato che le varie case comprino il pacchetto dalla Google o Apple di turno anziché sviluppare ognuno il proprio sistema in house.
Una Google che vende 20 milioni di "cervelli" a Toyota + Daimler o una Apple che ne fa altrettanti con Volskwagen + PSA-FCA avrebbero un vantaggio competitivo molto superiore ad una Tesla che produce da sé i sistemi per i 2 milioni di auto con il proprio brand (cifra che è comunque ancora pura fantascienza).

lunedì 3 agosto 2020

4 miliardi di dollari

Poche settimane dopo il primo bonus ecco arrivare il secondo.
Tesla per la prima volta nella sua storia è riuscita a chiudere quattro quarter di fila in utile (v. report Q2/2020), condizione necessaria all'inclusione nel listino S&P 500.
Questa prospettiva ha innescato l'ennesimo rally sul titolo che si è così avvicinato ai 300 miliardi di capitalizzazione e permetterà ad Elon Musk si conquistare anche la seconda tranche di stock option prevista dal suo incentive plan.

Tesla Stock Price

In forza dei 150 miliardi di dollari di capitalizzazione media sui 6 mesi, Musk avrà diritto ad acquistare altre 1,69 milioni di azioni al prezzo fissato di 350$, contro un attuale valore di mercato di poco meno di 1500$. Il suo premio, se "incassato" agli attuali valori di mercato, gli renderebbe quindi circa 4 miliardi.

Ma i risultati che sta ottenendo Tesla in questi ultimi quarter sono davvero così buoni?

Coming soon...

Premiata Sartoria Tesla

E' difficile farsi un'idea di quanto astronomica sia la valutazione di borsa di Tesla, (ca. 1000 miliardi di dollari a fine 2021) p...