martedì 29 settembre 2020

La forza di Tesla è il motore elettrico?

E' ragionevole pensare che Tesla abbia ideato e riesca a produrre un motore elettrico dalle prestazioni nettamente superiori a quelle che potrebbero avere tutti gli altri competitor?
Considerando che si producono motori elettrici da oltre un secolo, che ogni anno si vendono motori elettrici per circa 100 miliardi di dollari e che le multinazionali leader in questo settore investono cifre considerevoli per l'innovazione di questo prodotto, viene difficile credere che un rookie si metta da zero a produrre dei motori elettrici come componenti per le proprie automobili e riesca a surclassare chi ha da decenni la produzione di motori elettrici come proprio core business.
Non ho problemi invece a concedere che una mente brillante come quella di Musk abbia apportato il suo contributo nel trovare qualche piccola soluzione intelligente per avere una collocazione del motore tra le ruote ottimale o, ad esempio, per rendere più efficiente il sistema di raffreddamento sia del motore che dell'inverter.
Sarebbe sufficiente per ottenere un vantaggio competitivo tangibile?
Azzardato stabilirlo così, ma possiamo farci un'idea confrontando questi due video:

Il primo è il sistema di produzione dei motori elettrici (e del pacco batterie) di BMW

Nel secondo viene smontato completamente un motore di una Tesla Model 3 e ne vengono descritti i componenti

venerdì 25 settembre 2020

Se Tesla fosse una birreria /2 (doverose precisazioni)

Dopo l'ultimo post è opportuno chiarire alcuni punti.
Lo scopo della metafora del Sig. Muschio / Musk era far capire l'importanza di porsi la questione "sostenibilità" dell'azienda Tesla, illustrando un caso molto più semplice e comprensibile del complesso sistema industriale che gira intorno al mondo dell'auto.

Per come l'ho scritto, mi rendo conto che al lettore potrebbe sembrare che io abbia una precisa idea su chi e in che termini abbia ragione tra il sig. Bepi ed il Sig. Muschio. O che, fuor di metafora, io abbia la ferrea convinzione che Elon Musk stia consapevolmente vendendo solo grandi illusioni agli azionisti destinati a rimanere col cerino in mano. Non è così. Il titolo del blog non è "Tesla è un bluff", ma "Tesla è un bluff?". E non è affatto una domanda retorica, anzi: lo scopo del blog è cercare di rispondere a questa domanda.  Ovviamente la mia opinione me la sto facendo ed è, a grandi linee, questa: Musk non possiede una formula magica che gli permettere di produrre e vendere automobili in modo sensibilmente migliore rispetto a quanto fanno o potrebbero fare le case tradizionali. D'altra parte mi sembra decisamente esagerato descrivere Tesla come un banale Schema Ponzi: Tesla potrà vendere anche tante illusioni, ma le auto esistono ed Elon Musk si sta realmente impegnando a costruirle belle, robuste ed in grandi volumi. Tra i due punti estremi, lì in mezzo da qualche parte tra Charles Ponzi ed il Genio della Lampada, c'è l'imprenditore Musk. Trattasi di talentuoso ed infaticabile uomo d'affari del terzo millenio, realmente innovatore con il solo vizietto di promettere sistematicamente risultati molto più eclatanti di quelli realisticamente perseguibili, oppure è conscio che gli obiettivi dichiarati non sono realizzabili ed è tutto parte di un bluff che sta magistralmente orchestrando? A che scopo? Chi sarebbero i suoi compagni d'avventura? E quando è lecito attendersi l'ultimo atto?
Cercare di rispondere a
 queste domande è lo scopo di questo blog. 

sabato 19 settembre 2020

Se Tesla fosse una birreria (o dell'importanza di capire il Musk imprenditore)

Il Sig. Muschio è un imprenditore di successo nel campo dell'informatica con la passione per la birra. Decide di aprire una mega birreria e vuole farlo in grande stile. Non bada a spese: location da favola, 500 coperti, giardino esterno con annesso terreno coltivato a luppolo ad uso del micro birrificio interno e impianto iper-tecnologico di spillatura per servire migliaia di birre con pochissimo personale. L'investimento totale del Sig. Muschio è di 10 milioni di euro. L'attività parte con il botto: nonostante una birra venga venduta a ben 11 euro alla pinta, la gente fa la coda per entrare in quel locale di cui tutto il paese parla e dove si beve - a detta di alcuni - la migliore birra del mondo.

Possiamo quindi decretare il successo della birreria del Sig. Muschio? Ovviamente no. Fino a quando gli introiti della birreria non avranno pagato l'investimento iniziale e cominceranno ad arrivare profitti veri, non potremo sapere chi ha ragione tra la visione del Sig. Muschio e quella del Sig. Bepi: 

il Sig. Muschio

lunedì 7 settembre 2020

I risultati del primo semestre 2020 di Tesla sono così incoraggianti? /2

...continua da qui

Come sono stanno andando le vendite di Tesla?
La novità estiva è che le vendite nei paesi europei hanno superato quelle cinesi. In entrambe le aree la variazione delle politiche sugli incentivi statali ha inciso pesantemente e per la Cina, questo ha significato vendite quasi dimezzate. 

La Model 3 - unica Tesla prodotta in Cina - rimane ancora l'auto elettrica più venduta, in un mercato estremamente frammentato e con una forte domanda sia sui modelli economici che su quelli premium. In un mercato molto particolare dove si vendono più Mercedes Classe E che Classe C, Tesla si propone praticamente solo con il segmento medio. Fino ad ora si è trovata a competere con aziende come BYD, che conta 5 differenti modelli tra i 20 più venduti...

Vendite EV in Cina al 31/7/2020

...ma adesso stanno arrivando anche i concorrenti europei. Mercedes - che nella sola Cina nel 2019 ha venduto un numero di auto doppio rispetto a quante Tesla ne abbia vendute in tutto il mondo - ha cominciato a produrre la sua nuova gamma elettrica EQ nel nuovo stabilimento cinese frutto di una joint venture con BAIC.
Dovrebbe Musk preoccuparsi della concorrenza? Beh, a giudicare dagli ultimi numeri provenienti dall'Europa, dove i concorrenti sono massivamente scesi in campo, qualche dubbio sarebbe lecito porselo.
A luglio, la Model 3, in Europa, non era nemmeno tra le prime 10 auto BEV più vendute.
E deve ancora arrivare la ID3 di Volkswagen!

Modelli più venduti in Europa a luglio (fonte)


Cerchiamo di capire un po' meglio cosa sta succedendo guardando i dati della Norvegia, primo paese europeo per vendite di auto elettriche e che nel 2019 ha pesato da solo per circa il 5% delle vendite globali di Tesla.
Questo è il cumulativo di vendite per brand del 2019:  

La curva di Tesla è sempre molto riconoscibile rispetto a quella delle altre case per la periodica impennata delle vendite di fine quarter. E' come se all'avvicinarsi della scadenza del trimestre, venissero anticipate le registrazioni di nuove auto del mese successivo per poter chiudere meglio il trimestre corrente. Questo il dato 2020 (i colori sono cambiati, scusate, ma l'ho preso da qui).
Disastroso. 
Anche alla luce del fatto che i risultati di Audi e Mercedes sono realizzati grazie ad auto ben più costose della Model 3, mentre S e X di Tesla si stanno mestamente avviando alla pensione. 

Aumentiamo il dettaglio:

Fonte

Eppure il titolo TESLA in borsa è ancora scambiato a multipli del valore di qualche anno fa, giustificabili solamente dall'ipotesi che l'azienda sia prossima ad un'esplosione dei propri utili, o perlomeno, per il momento, dei propri ricavi. Prospettiva che, con questi dati, fatico veramente a vedere.

Premiata Sartoria Tesla

E' difficile farsi un'idea di quanto astronomica sia la valutazione di borsa di Tesla, (ca. 1000 miliardi di dollari a fine 2021) p...